La ricerca, per ora sperimentata esclusivamente sui topi, ha rilevato come gli antiossidanti presenti nelle foglie della pianta non sarebbero utili soltanto contro i processi degenerativi responsabili dell’osteoporosi, dell’aterosclerosi e di altre patologie, ma sarebbero addirittura in grado di proteggere i tessuti oculari per circa 20 ore contro lo stress ossidativo. Contrastando i radicali liberi, infatti, con quest’infuso si potrebbero prevenire i danni dell’età anche sul nervo ottico, la cui lesione col passare degli anni riduce la capacità visiva di un soggetto portandolo alle volte anche quasi alla cecità.
M.F.