Secondo Andrea Garagnani (nella foto), questo ulteriore atto di divisione tra gli ottici italiani «rischia di rivelarsi pericolo e, soprattutto, dannoso per l’intera categoria». Assogruppi, insieme ad Albo degli Ottici Optometristi, Federgruppi Ottica e Federottica, fa parte della Coalizione, che della riforma del profilo professionale, nella direzione della figura unica dell’ottico optometrista laureato, ha fatto il proprio cavallo di battaglia. Tanto che a fine novembre la stessa Coalizione aveva redatto un documento comune sulla questione, che riassumeva i principi del profilo, ne individuava i requisiti e prefigurava le caratteristiche della fase di transizione alla nuova normativa. Il documento fu, quindi, inviato alle altre associazioni del settore, affinché fosse condiviso e sottoscritto. «L’obiettivo era raccogliere i commenti e la disponibilità a partecipare a una azione comune, con l’intenzione di presentare a gennaio il documento nelle sedi istituzionali opportune – spiega Garagnani - Invece non abbiamo avuto una risposta positiva in tal senso, anzi siamo tornati a una posizione di dualismo sul futuro del profilo professionale».
A.M.
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