Frisani: è stato un Congresso partecipato e attivo

«Abbiamo notato una partecipazione attiva agli interventi e nelle relazioni con gli espositori, il tutto all’insegna della collaborazione e del dialogo con i vari soggetti della filiera e anche tra professionisti che negli ultimi anni sono stati distanti dalla nostra associazione o tra di loro», commenta a b2eyes.com Mauro Frisani, dal novembre scorso alla guida della Società Optometrica Italiana e promotore, insieme al nuovo consiglio direttivo, del decimo Congresso, svoltosi a Rimini domenica 14 e lunedì 15 giugno, che ha celebrato i vent’anni di vita dell’organismo.
Dialogo e collaborazione ribaditi dalla presenza e dagli interventi di Pasquale Cirillo, ortottista napoletano, e da Fabio Mazzolani, oftalmologo milanese, che nella sessione di apertura del Congresso hanno analizzato, insieme ad Anto Rossetti, il delicato tema della refrazione nel bambino. «Questo Congresso è una sorta di Yalta della visione», ha sottolineato Mazzolani, che nel suo intervento ha riconosciuto come le principali difficoltà nella prima età siano soprattutto deficit visivi e non patologie e come negli Stati Uniti le associazioni di oculisti e optometristi si trovino ormai di fatto concordi sulla valutazione delle problematiche visive dei bambini e sulle soluzioni per superarle.
«Siamo sempre più convinti che l’optometria in Italia abbia un ruolo sociale e scientifico – ha sottolineato Frisani nell’intervento di apertura del Congresso – E l’impegno della Sopti e dei suoi iscritti è proprio quello di continuare ad aggiornarsi e a lavorare con rigore scientifico» (nella foto, da sinistra, Frisani a Rimini con alcuni fondatori della Sopti: Alessandro Fossetti, Pietro Gheller, Mauro Zuppardo e, sullo sfondo, Antonio Madesani, scomparso nel 2013. A questi si aggiunge Luigi Lupelli).
A.M.

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