L’ottico torinese ricorda che le modalità d’azione sono sicuramente diverse, ma l’obiettivo è sostanzialmente comune. «Federottica ritiene più utile sedersi a un tavolo con le parti e le autorità preposte, il Movimento Ottici Indignati, invece, pensa che siano necessarie anche altre azioni, come lo sciopero indetto per il 26 ottobre», afferma Saffioti, il quale tiene a sottolineare come due gruppi, Occhibelli e Ottica Amica, abbiano sposato ufficialmente questa iniziativa, suggerendo ai loro associati di aderire. «Lo sciopero di sabato è confermato e prosegue anche la raccolta di firme alla nostra petizione, che comprende le richieste da far pervenire al ministero della Salute, in particolare quella di tornare alla distribuzione di premontati esclusivamente nei centri ottici e nelle farmacie», afferma Saffioti.
«L’incontro con i rappresentanti di questo Movimento, avvenuto ieri al Convegno di Federottica Torino, è stato interlocutorio: dopo essere partiti con toni forti, siamo arrivati a più miti consigli e a un dialogo più aperto», afferma Andrea Afragoli, presidente nazionale di Federottica. Nessun nuovo appuntamento tra le due parti, tuttavia, è stato fissato in agenda e a proposito dello sciopero di sabato la posizione di Federottica non risulta ostile, ma neppure ufficialmente a sostegno. «Qualsiasi centro ottico che voglia fare sciopero, è libero di farlo», dice Afragoli.
A.M.
«L’incontro con i rappresentanti di questo Movimento, avvenuto ieri al Convegno di Federottica Torino, è stato interlocutorio: dopo essere partiti con toni forti, siamo arrivati a più miti consigli e a un dialogo più aperto», afferma Andrea Afragoli, presidente nazionale di Federottica. Nessun nuovo appuntamento tra le due parti, tuttavia, è stato fissato in agenda e a proposito dello sciopero di sabato la posizione di Federottica non risulta ostile, ma neppure ufficialmente a sostegno. «Qualsiasi centro ottico che voglia fare sciopero, è libero di farlo», dice Afragoli.
A.M.