Mido: un po’ per business, un po’ per piacere

Tutta l’immagine del salone è cambiata, non solo il logo e la comunicazione. La nuova direzione artistica di Mido Design Lab di Caretti (nella foto) darà i primi frutti già a partire dalla prossima edizione. In primo luogo, il salone milanese rafforzerà uno dei suoi principali obiettivi, ricercare nuovi talenti, e lo farà attraverso una nuova istituzione, la LabAcademy. «Si tratta un incubatore di idee, uno spazio molto particolare – spiega al nostro quotidiano Caretti – I protagonisti saranno venti nuovi artisti che non hanno mai partecipato, con un progetto di prodotto e di comunicazione, a Mido. L’area espositiva riprodurrà una voliera a indicare il messaggio “Non facciamoceli scappare” e sarà riservata a un’accurata selezione di designer emergenti del settore dell’eyewear». Al Lab Academy sarà presente, inoltre, anche un’area dedicata alla discussione e al confronto. «Andiamo a Mido per fare business, ma anche per divertirci», conclude l’esperto.
Novità anche nei percorsi. «Saranno più facili da individuare rispetto a quelli delle edizioni precedenti – racconta ancora Caretti - per una fiera imperniata sulla visibilità». E se il senso della vista viene toccato con una nuova disposizione degli stand e dei corridoi, anche l’olfatto sarà stimolato. «Mido vuole, infatti, andare incontro ai sensi, non vuole essere una semplice fiera tradizionale. Grande sorpresa di questa edizione sarà la profumazione di alcune aree espositive».
F.T.

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