Zanacchi: ottico e optometrista, una sola figura professionale

«Gent.mo Direttore, con la presente le chiedo la cortesia di poter replicare ad alcune parole espresse dal Presidente di Federottica in occasione dell’apertura del Congresso degli ottici optometristi e riportate il giorno 10 aprile dal vostro portale.
La prima osservazione riguarda la frase, presente nel titolo del pezzo: “riunisce” ottica e optometria. Quindi Afragoli dà per asseverato che esistono due figure. Voglio far notare che Federottica da oltre 50 anni dichiara che esiste una sola figura di ottico optometrista e che il cosiddetto optometrista se non è in possesso del vituperato titolo di ottico non può svolgere nessuna attività; che Federottica ha istituito il corso di laurea in Ottica e Optometria; e che detto corso rilascia un solo titolo di laurea e non due e che lo stesso decreto del 1928 autorizza l’ottico a determinare occhiali correttivi di difetti semplici di miopia e presbiopia dandogli quindi l’autorizzazione a esercitare i primi passi dell’optometria.
Bisogna quindi anche ricordare il decreto del 1992 che ha aggiornato il piano di studio per gli ottici inserendo proprio elementi di optometria. Consideriamo anche il fatto che nel 1928 in Italia il termine optometria era completamente sconosciuto: ricordiamoci anche che in quegli anni la cultura media della popolazione italiana era quella della quinta elementare. Tant’è che alcuni oculisti dell’epoca non correggevano alcuni difetti visivi con il “cilindro” per paura che nel dialogo con il paziente, sentendo la parola cilindro, potesse rivolgersi invece che all’ottico a un cappellaio per l’acquisto dell’occhiale.
Inoltre mai nessun presidente si è permesso di pronunciare la frase “se l’ottico tratta il dispositivo e l’optometrista fa un lavoro più alto”: interpretando la frase si deduce la volontà di relegare l’ottico a un semplice bottegaio, mentre l’optometrista è una figura che lavora al primo piano e pertanto di grande importanza.
Se le cose stanno così incomincio a comprendere la fuga di centinaia e centinaia di ottici da Federottica già da diversi anni a questa parte.
Spiacente per le osservazioni ma la chiarezza è doverosa.

Cordiali saluti. 
Fabio Zanacchi».

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