La collaborazione con la prestigiosa pubblicazione è stata definita ufficialmente al Congresso dell’associazione italiana del gennaio scorso a Verona
«Dal 2020 è attiva la convenzione tra Sopti, Scandinavian Journal of Optometry and Vision Science e l’associazione norvegese di optometria che ha dato vita alla rivista - si legge in una nota di Sopti - Il primo segno era la presenza al Congresso Sopti 2020 di Verona di Rigmor Baraas, docente e direttrice del National Centre for Optics, Vision and Eye Care della University of South-Eastern Norway a Kongsberg, nonché editor dello Scandinavian Journal of Optometry and Vision Science (nella foto, uno degli ultimi numeri). Il secondo segno è l’ingresso come membro del board editoriale di Fabrizio Zeri, un collega di ampie competenze in ottica e optometria fino al dottorato e ora dedito alla ricerca all’estero e in Italia».
Alla Società Optometrica Italiana ricordano, inoltre, che optometria, ottica oftalmica e le scienze della visione danno forma a un ambito scientifico originale, che caratterizza le conoscenze e l’operatività dei professionisti. «Da molti anni in questo ambito sono attive varie riviste peer-reviewed e lo Scandinavian Journal of Optometry and Vision Science è una voce ulteriore: quanto pubblicato è frutto di un confronto tra pari, ovvero con altri esperti - prosegue il comunicato - Questo è il modo per dare forma a una pubblicazione scientifica: la condivisione. Si condivide, infatti, tra esperti prima che il testo vada in pagina, per poi condividere idee e risultati in un testo aperto a tutti. Attualmente lo Scandinavian Journal of Optometry and Vision Science è di libero accesso online. Gli articoli sono in inglese. A breve saranno disponibili sia un servizio di Sopti prima della pubblicazione per quanti hanno bisogno di un aiuto dall’italiano all’inglese sia articoli con la traduzione italiana per una migliore fruizione di tutti gli operatori».
(red.)
