Moresco, un compagno di vita nel lavoro

Molto conosciuto nel settore, è scomparso nei giorni scorsi. Nato a Edolo, in provincia di Brescia, 65 anni fa, da diverso tempo viveva a Padova. Dall’80 all’88 aveva lavorato in CooperVision, poi fino al 2001 in Optilens, quindi in Rodenstock, dove ricopriva l’incarico di area manager lenti per Triveneto, Emilia Romagna e Toscana

Renato Moresco (nella foto) era una faccia nota nel mondo dell’ottica e dell’oftalmica. Queste poche righe vogliono rendere omaggio a una figura che al prossimo Mido continueremo a cercare nei corridoi della fiera, inutilmente.
Moresco era delle mie parti. Aveva la statura, le mani e il passo dell’uomo che aveva faticato, ma lo sguardo di chi aveva sempre cercato di vivere e di prendere il lavoro con la giusta filosofia e misura. Lo ricordo come fosse ieri a Bologna durante un meeting della sua ultima azienda, Rodenstock. Avevamo discusso piacevolmente della vita nel corso di una pausa del convegno senza guardare l’orologio e sorridendo spesso di noi e di cosa rappresentavamo. Mi diede l’impressione dell’uomo che amava il suo lavoro e chi ci lavorava dentro. Era un “pasionario”, nel bene e nel male come noi tutti. Il suo sorriso nascondeva però per me dell’amaro che non potrò più comprendere. Ho raggiunto Alberto Corti, un suo stretto collaboratore in Rodenstock. «Ho perso un grande amico - mi ha detto Corti - lui mi ha insegnato come ancora oggi in questo mondo si riesca a lavorare divertendosi e godendosi la vita in ogni istante». La metafora è praticamente quella di Charles Bukowski: “siamo qui per ridere del destino e vivere talmente bene la nostra vita che il resto conta poco e la morte tremerà per prenderci”. Anch’io ebbi quella volta l’impressione che per Moresco la vita era un viaggio continuo e interminabile, fino all’ultima goccia di benzina nel serbatoio. Ad maiora, caro Renato.
(Nicola Di Lernia)

 

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