Gli ottici a DaTE? Meno ma buoni

Inevitabile il calo dei buyer all’undicesima edizione della mostra di eyewear d’avanguardia, che si è conclusa domenica scorsa alla Leopolda, per via del minor numero di espositori e delle due giornate anziché le tre abituali. Ma i nomi dei professionisti, italiani e non solo, che hanno visitato il centinaio di brand presenti, sono stati di peso e hanno mostrato particolare interesse verso un’offerta alternativa al mainstream

Benetti, Isolani, Salva, Vasari. Sono soltanto alcune delle insegne top nazionali che hanno partecipato a DaTE 2023 (nella foto principale, di Marco Pasquini, uno scorcio degli stand): in tutto circa mille professionisti e buyer «di alto profilo del settore, prevalentemente italiani ma alcuni provenienti anche da paesi lontani come Cile, India, Stati Uniti, Taiwan e Israele», si legge in un comunicato degli organizzatori, soddisfatti dell’esito della manifestazione. «La formula che abbiamo scelto, due giorni anziché tre, si è dimostrata efficace: ha consentito agli espositori di concentrare gli sforzi e ottimizzare il tempo a disposizione e l’investimento - commenta nella nota Giovanni Vitaloni, presidente di DaTE - Ciò conferma che, al di là del format e della durata, questo è un appuntamento atteso e uno strumento utile agli operatori per lanciare le nuove collezioni nel mese di settembre, ovvero agli inizi della nuova stagione».

Carmelo D’Oria, responsabile vendite di Modo per il mercato italiano, è un habitué della manifestazione, sia a livello personale sia aziendale. «Questa edizione ha sancito di fatto l’apertura della nuova stagione di vendite con una certa fiducia e qualche novità in fatto di tendenze: meno bold, più forme sottili e colore nel titanio, materiale di riferimento per la collezione Modo, grande interesse per la linea Eco, grazie alla sua capacità di sell out e ai valori eco-friendly», ha dichiarato D’Oria a b2eyes TODAY.

Significativa quest’anno la presenza di ottici indipendenti non solo da Firenze e Toscana o da regioni limitrofe, come l’Emilia Romagna o la Liguria, ad esempio, ma anche dal centro e dal sud, in particolare, Roma, Lazio più in generale, Napoli e Sicilia, soprattutto la domenica, che si conferma il giorno clou in termini di affluenza. «I professionisti di queste aree si sono rivelati particolarmente attenti alle nostre proposte, suddivise in due linee verticali: da un lato montature prevalentemente da vista con Moleskine e la new entry Schott, dall’altro premontati di qualità con Doubleice e Aptica - ha detto al nostro quotidiano Saverio Vecchia, direttore commerciale di Formelli 1945 - A DaTE gli ottici hanno apprezzato anche questa seconda tipologia di offerta, che non vuole certo sostituire soluzioni visive a più elevato contenuto tecnologico, ma aiuta a proteggere il canale e la loro stessa professionalità, grazie a prodotti che, pur sempre di scorta, possono essere colorati e dalle forme originali».

Anche Corrado Rosson, presente a DaTE da quando ha dato vita cinque anni fa al suo marchio, Lightbird, ha visto un’edizione brillante nella giornata di domenica, con un buon flusso di compratori soprattutto dal centro sud. «Dopo l’estate, con l’inizio della nuova campagna vendite, è sempre interessante confrontarsi non solo con i clienti, ma anche con i colleghi del settore: la presenza a DaTE, specialmente nella giornata di domenica, quando l’affluenza è stata maggiore, ci ha permesso proprio di raccogliere feedback importanti dai nostri partner sia sull'andamento del brand nei punti vendita sia sulle novità di prodotto che abbiamo presentato, in particolare per le famiglie di Blackfin Atlantic e Blackfin Pacific», ha dichiarato a b2eyes TODAY Filippo Pustetto, direttore commerciale mondo di Blackfin.

Il confronto sul futuro della rassegna, entrata nel secondo decennio di vita è aperto, come anticipato ai nostri microfoni dal suo direttore, Francesco Gili. «Gli organizzatori ci stanno già lavorando - precisa il comunicato - L’innovazione e le novità sono intrinseche di un evento che è incubatore di nuove idee e che fa dell’avanguardia la propria regola, ascoltando sempre con molta attenzione le rinnovate esigenze sia della produzione sia della distribuzione».

A.M.

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