Anche quest’anno il gruppo oftalmico ha rinnovato l’appuntamento con l’organizzazione che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo: il 14 giugno il management e i dipendenti della filiale italiana hanno accolto per il quinto anno consecutivo, presso la sede di Milano, una cinquantina, tra bambini e ragazzi, ospiti di alcune case famiglia del capoluogo lombardo e hinterland per trascorrere insieme una giornata dedicata alla prevenzione e al benessere visivo
Tutti gli ospiti sono stati sottoposti, in via preventiva, a screening visivi grazie al supporto dei professionisti del Dipartimento di Oftalmologia Pediatrica dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano (nella foto): in caso di necessità di una correzione, sono stati dotati di lenti specifiche, mentre sono stati previsti controlli anche per quelle mamme che hanno già in uso un occhiale correttivo. Le lenti sono state poi consegnate complete di montature, fornite dall’azienda Polinelli Fgx.
«L’accoglienza in azienda di questi ragazzi è ormai un appuntamento fisso da alcuni anni, un percorso che dimostra l’impegno costante della responsabilità sociale di Essilor e che coinvolge non solo l’azienda, ma tutti al suo interno - commenta nel comunicato Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia - Per noi si trasforma sempre in una grande opportunità di crescita personale, di confronto e di grande gioia».
«È stato bello cogliere negli occhi di tanti bambini e bambine una luce speciale. Occhi che, dopo questa giornata, spero di rivedere adeguatamente corretti e protetti - afferma nella nota Sabrina Lotto, responsible professional & trade di Essilor Italia - Giocare con loro, scoprendo attraverso un cartone animato l’importanza della vista, asciugare anche qualche lacrima dopo la visita con il medico oculista, scegliere il colore dell’occhiale: tutti momenti che rimarranno impressi nella mente, con la consapevolezza che sono queste le iniziative che ci permettono di vivere concretamente la mission di Essilor, “Migliorare la vita, migliorando la vista”».
(red.)
