De Rigo Heart: borse di studio ai figli dei dipendenti di tutto il mondo

La Fondazione che fa capo alla famiglia proprietaria del gruppo di eyewear le ha consegnate il 13 dicembre nel corso di una cerimonia online: per la prima volta sono stati coinvolti anche i collaboratori delle filiali internazionali

Giunto alla sua undicesima edizione, mercoledì scorso si è tenuto l’evento promosso per la formazione dei giovani dalla Fondazione De Rigo H.E.ART Onlus: dopo che nel 2022 erano stati assegnati contributi allo studio per tutti i figli dei dipendenti italiani iscritti alle scuole secondarie di secondo grado o all’università, quest’anno si è tornati alla tradizione, conferendo borse di studio ai figli più meritevoli dei lavoratori del gruppo, per la prima volta a livello internazionale. «Un’iniziativa di responsabilità sociale che testimonia, ancora una volta, la vicinanza della famiglia De Rigo ai propri dipendenti e ai loro ragazzi, valorizzando il merito di chi si è contraddistinto con percorsi scolastici e accademici eccellenti - spiega una nota dell’azienda di Longarone - Le borse di studio sono state elargite anche ai giovani che frequentano istituti internazionali: sono 93 in totale gli studenti che quest’anno hanno ricevuto il premio, di cui 52 iscritti a scuole superiori e high school e 41 a università nazionali ed estere».

L’incontro tra i De Rigo, i premiati e le loro famiglie si è svolto attraverso una cerimonia online nella quale sono intervenuti anche gli alunni con alcune riflessioni sul percorso formativo intrapreso e i loro obiettivi per il futuro. È stato «un momento davvero unico che ci riempie sempre di orgoglio e soddisfazione - commenta nel comunicato Barbara De Rigo, presidente della Fondazione - L’assegnazione delle borse di studio diventa ogni anno una preziosa occasione per dimostrare la vicinanza alle nostre persone e un incoraggiamento per i giovani a impegnarsi con costanza per la realizzazione dei propri sogni e delle proprie ambizioni» (nella foto, la famiglia De Rigo: da sinistra, Massimo, Emiliana De Meio, Ennio e Barbara).

(red.)

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