Cdv: il Bonus Vista entra nel Decreto Rilancio

Tre emendamenti per l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi da Commissione Difesa Vista, che promuove l’istituzione di un buono di 50 euro per l’acquisto di occhiali e lenti a contatto correttivi per le fasce di reddito inferiori a 15 mila euro, sono rientrati nel disegno di legge, ora in fase di approvazione al Parlamento

«Ringraziamo gli onorevoli Benedetta Fiorini e Paolo Russo di Forza Italia, e Alessandro Pagano della Lega, che hanno dimostrato attenzione per una questione a nostro giudizio fondamentale». Con queste parole Commissione Difesa Vista Onlus, presieduta da Vittorio Tabacchi, esprime soddisfazione per l’accoglimento da parte del Parlamento della richiesta di una maggiore attenzione nei confronti della salute della vista, in questo momento di emergenza sanitaria ed economica post pandemia. Il buono, da utilizzare presso i centri ottici specializzati sul territorio per l’acquisto di strumenti necessari per correggere una accertata ametropia, genererebbe così anche traffico negli oltre novemila punti vendita italiani.
«Auspichiamo adesso che questa proposta possa essere portata avanti durante l’esame parlamentare e che anche il Governo si interessi alla questione, in quanto la vista è un bisogno primario ed è fondamentale che siano messi in campo strumenti adeguati perché tutti i cittadini possano prendersene cura», sottolinea il comunicato.

«Ci stiamo attivando affinché ci sia sostegno trasversale alla proposta di Cdv che non ha colore politico, ma è di carattere sociale e speriamo che venga soddisfatta», conferma a b2eyes TODAY Astrid Galimberti, direttore generale di Anfao, che insieme ad Assogruppi Ottica, Assottica, Federottica e Goal fa parte della onlus.
Contestualmente Cdv onlus torna a porre l’accento sulla possibilità di valutare, nel quadro di una più ampia riforma fiscale, una misura strutturale, quale l’aumento dal 19% attuale al 50% della detrazione fiscale prevista per il dispositivo medico, occhiale da vista o lente a contatto, «come avviene già in molti paesi europei, considerando l’importanza dello strumento per la tutela della salute», conclude la nota.

(red.)

Punto vendita