Berlusconi, la fine di un’epoca (e di un’immagine)

L’ottantaseienne politico e imprenditore, scomparso la mattina del 12 giugno, ha caratterizzato mezzo secolo di storia italiana e soprattutto gli ultimi trent’anni. Anche nel nostro settore c’è chi ha avuto l’opportunità di conoscerlo da vicino

Si pensava che non sarebbe mai morto. Anche quando le sue condizioni erano descritte come drammatiche non si riusciva a immaginare che Silvio Berlusconi potesse andarsene dal mondo dei vivi. Il suo avere attraversato diversi decenni di storia d’Italia e del mondo, sempre sulle prime pagine dei giornali, gli aveva dato un’immortalità. E questo al di là di tutti i pareri in proposito che si potesse avere. Un’immortalità che non era certo garantita dai trapianti di capelli, dai ritocchi del viso né dalle fidanzate trentenni. In lui prevaleva fino all’estremo l’idea di mostrarsi giovane fisicamente. Forse per questo, nelle foto non appariva mai con gli occhiali. Con qualche eccezione.

Nel 2014 lo si era visto con una grande montatura da sole alla presentazione del libro di Michaela Biancofiore. Era stato obbligato a indossarli per difendere dalla luce gli occhi colpiti qualche mese prima da un’uveite. Con gli stessi occhiali da sole si era presentato per la medesima problematica visiva anche in Parlamento (nella foto principale tratta da repubblica.it) e, un paio d’anni più tardi, in una conferenza stampa con Guido Bertolaso, dopo un intervento di cataratta (nella foto sopra, tratta da corriere.it).

«Prima di iniziare l’attività di consulente di stile nell’ottica ho cominciato a interessarmi dell’immagine dei politici e Berlusconi ne rappresentava il top: poliedrico ed elegante al tempo stesso, riusciva a indossare anche quello che non gli stava bene, con una capacità unica di passare dal gessato al bandana - dice a b2eyes TODAY Angelica Pagnelli - Aveva una concezione talmente elevata della sua immagine che questo ha generato una sorta di effetto boomerang in tarda età, al punto da affidarsi in modo esagerato alla chirurgia estetica, tipico di chi non accetta di invecchiare».

In quegli anni Pagnelli ha avuto l’opportunità di incontrare personalmente l’ex Presidente del Consiglio. «Il suo carisma lo notavi subito: ero nei giovani di Forza Italia a livello regionale, in Puglia, e qui l’ho avvicinato più di una volta, in occasione di congressi o incontri pubblici - aggiunge al nostro quotidiano la consulente d’immagine - Sorrideva e stringeva la mano a tutti, usava soprattutto il blu, lasciava sempre una scia delicata di profumo. La sua figura legata agli occhiali non si limita a quelli da sole, necessariamente utilizzati per protezione nelle situazioni già citate: nel settembre 2014, quando era ancora presidente del Milan, è apparso allo stadio con una montatura da vista leggera, con la figlia Barbara (nella foto sopra, tratta da rainews.it)».

(red.)

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