A due mesi dal webinar di presentazione del programma di aggiornamento professionale dell’azienda genovese, giunto al secondo anno, i partecipanti collegati da tutt’Italia stanno per completare il primo modulo del corso: l’obiettivo è diventare ambasciatori dell'healthy vision e così, forti delle competenze acquisite nel percorso che si completerà a giugno 2021, rispondere alle esigenze delle persone con vista fragile
La platea dei primi cinquanta aspiranti ambassador è composta da 21 donne e 29 uomini, provenienti da 16 regioni italiane. «Quest’ultimo dato evidenzia quanto il tema della vista fragile sia universale, sentito in tutte le aree geografiche, confermandone l’importanza e l’esigenza di formazione specifica», precisa una nota di Fonda.
Il Modulo 1, iniziato il 5 ottobre, ha trattato il tema “Cosa è l'ipovisione, o meglio chi è l'ipovedente e qual è la sua esperienza”, mentre il 3 novembre gli iscritti hanno avuto la possibilità di relazionarsi con Gianfrancesco Maria Villani, il responsabile del modulo stesso, nel primo dei quattro incontri digitali previsti a integrazione del percorso didattico e pensati per offrire uno spazio di confronto. Villani, medico oculista, coordinatore del Centro Riabilitazione Ipovedenti e Microperimetria di Verona, ha approfondito aspetti già affrontati nei contenuti precedenti e dato riscontro alle molte domande poste dai partecipanti, sottolineando ancora una volta, in prima battuta, l’importanza di creare network territoriali.
«Una delle prime risorse di fronte alla complessità di una persona ipovedente è poter creare una rete di contatti multidisciplinari, ciascuno con la specificità della sua competenza professionale - afferma nel comunicato Villani - Nel Modulo 1 sono già emerse due parole chiave nell’approccio al paziente ipovedente: la rete, per una visione multidisciplinare, e l’ipovisione intesa come percorso da affrontare passo dopo passo, con lo specialista più adatto al momento».
L’avvio del Modulo 2, “Approccio alla persona con vista fragile”, è previsto per il 7 dicembre e affronterà la relazione efficace con la persona ipovedente. Responsabile di questo modulo è Fabrizio Bracco, psicologo del lavoro e delle organizzazioni e docente presso l’Università di Genova.
Nel frattempo Academia Fonda continua il suo iter con contenuti didattici aggiornati settimanalmente e curati da professionisti delle diverse discipline e settori, perché, come specifica nella nota Michele Jurilli, ceo di Fonda, «la vista fragile è una condizione che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, interessa e interesserà un numero sempre più elevato di persone e lavorare in questo settore significa, per l’ottico optometrista e per le altre figure professionali coinvolte, creare una fitta rete di competenze trasversali, che possa sostenere il soggetto durante ogni passo del suo percorso» (nella foto, un momento della formazione online di Academia Fonda).
(red.)