Zannoni, una vita per l’optometria e la musica

Erano le grandi passioni del professionista di Argenta, la località in provincia di Ferrara in cui viveva e lavorava, improvvisamente scomparso a metà febbraio ad appena 54 anni

«Era un ottico molto preparato, ma anche una persona semplice, alla mano, con un grande amore per il blues e il rock e, naturalmente, per l’optometria: con lui si parlava soprattutto di professione e di musica». Così Andrea Bruno, collega di Potenza, ricorda a b2eyes TODAY Vittorio Zannoni (nella foto, tratta dalla pagina Facebook di Ailes), figlio d’arte che aveva rilevato l’attività del padre Giancarlo, scomparso appena pochi giorni prima di lui: Vittorio era alla guida del centro ottico “Zannoni Optometria” di Argenta e nel corso della sua attività ha puntato soprattutto sulla contattologia specialistica. Di lui si ricordano, ad esempio, una foto sulla sindrome corneale recentemente pubblicata su Contact Lens Today e un poster scientifico all’ultimo convegno Sopti, nel gennaio scorso a Firenze, realizzato da Zannoni insieme allo stesso Bruno, a Giancarlo Casini e a Massimo Ferrara su casi clinici per l’applicazione di lenti a contatto. Il professionista emiliano appena scomparso aveva anche sviluppato una tabella di conversione dell’acuità visiva da lontano e da vicino secondo diverse tipologie di notazione, strumento molto utile in un centro ottico.
La passione per il suo lavoro lo ha portato a frequentare e a partecipare alle attività della Sopti per diversi anni e, dalla sua recente fondazione, anche a quelle di Ailes, l’Accademia italiana delle lenti a contatto sclerali. «Zannoni era un amico sincero e leale. Una persona ricca di passioni e interessi e con spiccata predisposizione alla socialità. Era anche sostenitore Sopti, sempre presente ai nostri eventi e iniziative con partecipazione attiva e costruttiva. Era dotato di grande curiosità e intelligenza. Studiava e si aggiornava costantemente, anche consultando articoli scientifici con attenzione e con lo spirito critico necessario a comprendere le evidenze scientifiche. Con Sopti, Vittorio stava collaborando ad alcuni progetti e sarà nostra premura concluderli e condividerli a sua ulteriore memoria. Inoltre non mancava di condividere in maniera originale le proprie considerazioni, durante gli aggiornamenti o le discussioni social». Così il consiglio direttivo della Società Optometrica Italiana ricorda al nostro quotidiano il professionista di Argenta. «Una persona schietta, pulita, con uno sguardo spesso accigliato nel seguire in maniera critica e mai pedissequa i ragionamenti, per poi sfoderare un sorriso pieno e aperto - prosegue il ricordo dei vertici di Sopti - Vittorio ci mancherà molto come amico, come collega e come collaboratore. Cercheremo di seguire i suggerimenti che ci ha lasciato».
A.M.

 

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