White, tra debutti e ritorni

La concomitanza con il DaTE ha ridotto i marchi di eyewear al salone milanese (nella foto) che si è tenuto dal 22 al 25 settembre, eccezionalmente per quattro giorni, registrando oltre 26 mila ingressi, il 20% in più rispetto al 2016. Ma ci sono stati anche nuovi arrivi che si sono affiancati a chi, come Spektre e Clan, ha deciso di partecipare a entrambe le manifestazioni, una dedicata al canale ottico, l’altra al fashion

New entry Paquerettes Paris, brand nato nel 2014, conosciuto internazionalmente, ma non in Italia. I suoi 24 modelli, soltanto da sole, sono decorati con fiori, margherite (da cui il nome) comprese, in resina. Anche Alsteca ha tre anni di vita. Si chiama così dall’inizio dei nomi dei fondatori Alfredo, Stefano, Camilla. Caratteristica dei modelli, tutti made in Italy, la leggerezza. Interessanti gli astucci completamente pieghevoli. Debutto anche per Pagani, di Lomazzo, in provincia di Como, con occhiali in acetato patchwork. È un ritorno quello di Mr. Boho di Madrid, che ha aggiunto alla collezione eyewear gli orologi. Per la prima volta nella Lounge degli artigiani compaiono gli occhiali. Sono di Occhialeria Artigiana, creata da Raffaele Ricciuti, manager che invece di andare in pensione ha deciso di promuovere l’artigianato fondando anche Sviluppo Basilicata (società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della competitività del territorio della regione Basilicata, ndr). I modelli sono in legno, e per questi ha ottenuto un brevetto, e in acetato. Come quelli realizzati per Massimo Ranieri nel ruolo di Pier Paolo Pasolini, nel film di David Grieco La macchinazione.
Luisa Espanet

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