Quando in discoteca non si poteva andare senza occhiali

Racconta le disco dagli anni 60 a oggi. Ma anche se è al Vitra Museum di Basilea, luogo di eccellenza per il design, sino al 9 settembre, la mostra Night Fever Designing Club Culture non affronta l’argomento solo da quel punto di vista

Le disco sono state più di una palestra dove architetti e designer avevano carta bianca per sperimentare materiali e rivoluzionare spazi. Testimoniano l’evoluzione del costume e degli stili di vita. Sono stati luoghi di aggregazione dove gli artisti si incontravano, lavoravano e traevano ispirazione. Basta pensare a New York, allo Studio 54, al Palace, all’Area, frequentate da personaggi come Keith Haring o Andy Warhol, sua una foto con enormi occhiali gialli. Le star si esibivano in performance come Grace Jones, ritratta in occhiali scuri con un leone. Erano un luogo dove andare per guardare ed essere guardati. Dove stare in costume da bagno, con occhiali da sole per difendersi dalle luci psichedeliche, nelle vasche del Bains Douches, night club parigino ricavato da un diurno su progetto di Philippe Starck. O mostrare acconciature e occhiali incredibili (nella foto). E tutto questo è raccontato in foto e video che si alternano a pezzi d’arredo e maquette dei locali, abiti, come il bomber in denim ricoperto di chiodi d’oro, disegnato per i deejay da Jean Paul Gaultier e Givenchy.
(Luisa Espanet)

 

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