Prisma, la “rivoluzione” di Rubin

Sono stati oltre duecento i partecipanti, tra oculisti, ortottisti e ottici, al sesto evento sull’ipovisione (nella foto, un momento dei lavori), che si è concluso a Firenze il 18 marzo con focus sul tema della fissazione

Illuminante l’intervento di Gary Rubin, specializzato in maculopatie e intervenuto nella prima giornata, sabato 17 marzo, con “Fissazione eccentrica e Prl nelle maculopatie”. Il docente dell’Institute of Ophthalmology di Londra ha addirittura messo in discussione le tradizionali pratiche e tecniche legate al trattamento del paziente ipovedente, ispirando così gli organizzatori di Prisma sull’argomento dell’edizione 2019. «È nata, infatti, l’idea di avviare un confronto tra le nostre esperienze, in un’ottica di condivisione non solo a livello nazionale – rivela a b2eyes TODAY Roberto Volpe, presidente di Prisma – Rubin ci ha, infatti, in qualche modo spiazzato mettendo in dubbio le tecniche riabilitative della fissazione che normalmente vengono praticate: da questo spunto è nata l’esigenza di coinvolgere le scuole europee di ipovisione per cercare di approfondire la tematica».
Agli ottici erano indirizzati i moduli “Visione e postura” e “Lac e ipovisione”. «Quest’anno, forse a causa di una contrazione delle giornate congressuali, da tre a due, senza il lunedì, la presenza degli ottici è stata parzialmente penalizzata - aggiunge l’oftalmologo toscano - Negli anni scorsi, infatti, veniva privilegiato il lunedì mattina, che si traduceva però in una diminuzione dell’altro tipo di audience, ossia oftalmologi e ortottisti. È un aspetto di cui terremo sicuramente conto per il prossimo anno, magari riservando agli ottici proprio i corsi del lunedì mattina».
F.T.

 

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