Irsoo: difficile il calcolo delle ore, soprattutto nella pratica

Alessandro Fossetti (nella foto), direttore dell’Istituto di Vinci, replica alla smentita richiesta da Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini di Bologna 

“Egregio Direttore, la smentita del dottor Giorgio Righetti, pubblicata il 12 settembre scorso su b2eyes.com, riguardante i percorsi formativi in optometria dell’Istituto Zaccagnini e dell’Irsoo, mi obbliga a fare alcune precisazioni.
La mia affermazione che il nostro corso fosse quello con più incontri derivava da una notizia pubblicata sempre sul Today dell’8 giugno scorso, nella quale si parlava di 16 moduli didattici. Dunque per me si trattava di 16 incontri. Evidentemente ho interpretato male il termine modulo didattico, visto che si precisa come nei vari corsi biennali di optometria si fanno ben 65 giornate di attività. Accolgo la rettifica e mi compiaccio con il dottor Righetti per il suo forte impegno nella formazione optometrica: più scuole si accolleranno l’onere di fare formazione seriamente, come l’Irsoo fa dal 1970, meglio sarà per l’optometria italiana. 
Detto questo, devo sottolineare come il calcolo delle ore effettuate sia una questione delicata perché di difficile valutazione dal punto di vista formativo. Soprattutto per le ore di pratica, in cui il rapporto allievi-insegnante può essere più critico. 
Vengono poi citati i “più moderni, attrezzati e grandi ambulatori di optometria e contattologia d’Italia”. Le attrezzature e lo spazio dedicato agli ambulatori dovrebbero essere facilmente verificabili dagli interessati ai corsi. Una visita alle scuole, ad esempio nei rispettivi open day, può essere istruttiva.
Per finire, poiché nella smentita vengono chiamati in causa dei risentiti ex studenti, mi sento di dire che proprio gli studenti possono essere i più adatti a giudicare l’entità e la qualità del lavoro svolto nelle varie scuole. Loro lo sanno. Chiediamolo a loro”.

Alessandro Fossetti
Direttore Irsoo

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