Falvin: anche il lusso trova spazio a DaTE

Il marchio danese, specializzato in occhiali pregiati, prenderà parte per la prima volta all’evento, in programma a Firenze dal 23 al 25 settembre: un’occasione per uscire dal suo studio di design e incontrare i clienti

Titanio, oro e diamanti: sono i materiali pregiati che caratterizzano gli occhiali del brand Falvin Eyewear che quest’anno debutta all’evento dedicato all’occhiale d’avanguardia. Gli obiettivi sono precisi. «Le fiere offrono un’opportunità per incontrarci con i nostri partner e per ricevere i loro preziosi feedback – spiegano a b2eyes.com dall’azienda - Ci piace uscire dal design studio per parlare della nostra collezione e per incontrare i clienti e ascoltare quello che dicono». 
Le montature di Falvin Eyewear (nella foto, un modello) sono realizzate a mano in Giappone in titanio con superfici preziose di oro, oro rosa e palladio. «I modelli a due tonalità sono ispirati all’edificio della Royal Library di Copenaghen – affermano in Falvin - Tutte le montature sono dotate di un portaocchiali fatto a mano in cuoio. Abbiamo anche una lussuosa linea di occhiali impreziositi di veri diamanti. Lavoriamo con uno dei migliori gioiellieri in Danimarca specializzati nel trattare esclusivamente queste pietre preziose. Ciò assicura che la lavorazione artigianale dal punto di vista della gioielleria sia la migliore possibile e la qualità dei diamanti sia di altissimo livello».
Che peso ha al momento il nostro mercato per Falvin? «Siamo piuttosto nuovi in Italia, ma sarà un mercato forte e interessante per Falvin – dicono dalla società danese - Il cliente italiano apprezza la moda, l’estetica e non fa compromessi sulla qualità. Tutto questo è centrale per il marchio Falvin: c’è, quindi, una forte corrispondenza. Falvin Eyewear lavora a stretto contatto con Dante Caretti Consulting e, grazie alla sua esperienza di oltre 30 anni, siamo sicuri di essere posizionati nei migliori negozi ottici italiani: per noi la qualità dei negozi, infatti, è più importante della quantità».
(red.)

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