Estonia, scoperto l’occhio più antico del mondo

Apparteneva a un trilobite, una specie di animale marino estintosi, della stessa linea evolutiva di cui fanno parte ragni e crostacei: rinvenuto nel nord del paese baltico, si trova all’interno di un fossile risalente a 530 milioni di anni fa

Ha 530 milioni di anni la testimonianza dell’occhio più antico mai rinvenuto. L’antica creatura aveva una forma primitiva di occhio composito, un organo ottico costituito da matrici di minuscole cellule visive, chiamate ommatidi, che funzionava allo stesso modo di quelli degli insetti e dei crostacei attuali. «Ma rispetto agli insetti e ai crostacei di oggi, gli occhi del trilobite (nella foto) non avevano una lente - spiega Brigitte Schönemann dell’Università di Colonia, a capo del gruppo di ricerca internazionale - Forse perché i loro corpi erano protetti da un guscio morbido, il quale al suo interno non possedeva lo strato deputato alla formazione della lente». È stato determinato che la risoluzione di quell’occhio primitivo era pari a 100 pixel, a malapena sufficiente a districarsi nell’ambiente circostante e a evitare gli ostacoli. L’occhio umano ha una risoluzione di 570-580 megapixel, cioè quasi 6 milioni di volte migliore del trilobite.
Pochi milioni di anni dopo, un altro trilobite, precedentemente studiato, possedeva già un occhio molto più evoluto, simile a quello delle attuali libellule. Secondo i ricercatori, difficilmente si riusciranno a trovare fossili con strutture oculari più antiche, in quanto gli esseri più vecchi di 530 milioni di anni erano in gran parte costituiti da tessuti molli che è rarissimo, se non impossibile, rinvenire fossilizzati. Lo studio, realizzato da esperti delle Università di Colonia, Edimburgo e Tallinn, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Pnas.
(red.)

 

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