Essilor-Luxottica, tempi più lunghi per l’Antitrust

Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da agenzie di stampa e media, le due società non avrebbero sottoposto documenti e informazioni sufficienti all’analisi dell’organismo comunitario: ne consegue una sospensione dell’indagine in corso da fine settembre, che inizialmente doveva concludersi il 12 febbraio 2018, scadenza che successivamente era già stata posticipata al 26 febbraio

L’indagine mira a verificare se esiste o meno il rischio di un’eccessiva concentrazione nel mercato dell’ottica a scapito della concorrenza, alla luce della fusione annunciata nel gennaio scorso. Come spiega il sito affaritaliani.it, citando fonti della Commissione UE, la decisione dell’Antitrust ha lo scopo di spingere le parti a fornire le informazioni, dato che entrambe hanno l’interesse ad avere una valutazione favorevole di Bruxelles il più presto possibile. La procedura di stop degli orologi di un’inchiesta antitrust approfondita viene, infatti, attivata se le parti non forniscono in tempi rapidi una quota importante delle informazioni che la Commissione ha richiesto. Si tratta di una procedura che va seguita per rispettare le scadenze della fusione prevista. Se così non avviene, la Commissione ferma l’orologio, ma non l’indagine: una volta che le parti forniscono le informazioni necessarie, l’orologio viene riattivato e la scadenza per la decisione dell’Antitrust europea viene adeguata. In merito a questa decisione dell’Antitrust comunitaria non risultano dichiarazioni ufficiali né di Essilor né di Luxottica (nella foto, da sinistra, Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo di Luxottica, e Hubert Sagnières, presidente e ceo di Essilor).
A.M.

 

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