Ermanno Olmi, sguardo tenero dietro gli occhiali in metallo

È scomparso lunedì scorso, a 86 anni, il famoso regista (nella foto), autore del capolavoro L’albero degli zoccoli: una lunga carriera, accompagnata sempre da una montatura

È stato uno dei grandi maestri del cinema eppure il suo atteggiamento di fronte alla gente e al mondo non è mai cambiato. E questo lo si capisce anche se non lo si è conosciuto di persona, ma solo dalle foto. A cominciare da quella che lo ritrae a 34 anni alla Mostra del Cinema di Venezia del ‘65, con gli occhiali da sole. Ha il sorriso simpatico e accogliente di un amico con cui si ha voglia di parlare. Non era ancora arrivato al grande successo, ottenuto con la Palma d’oro a Cannes nel ‘78 per L’albero degli zoccoli, ma la critica non solo l’aveva già notato, ma gli aveva assegnato un premio speciale a Venezia nel ’61 per Il posto. Un piccolo capolavoro, avanti con i tempi per tematica e fotografia, legato a un momento importante della sua vita. Sul set, infatti, conobbe e s’innamorò dell’attrice Loredana Detto, diventata sua moglie e madre dei suoi tre figli. Curiosamente questo film girato a Milano è forse l’unico che tratta la vita di città, a differenza di quelli successivi dove la campagna e il lavoro dei campi sono al centro dell’attenzione. 
Un mondo, come ha scritto in un’Amaca Michele Serra, “negletto e trascurato” cui Olmi ha saputo dare “vastità allo sguardo”. Con quel suo sguardo dolce, tenero, con una sottile vena d’ironia buona, dietro gli occhiali metallici.
(Luisa Espanet)

 

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