Dislessia, una delle cause risiede nell’occhio?

Secondo uno studio condotto da due ricercatori dell’Università di Rennes, in Francia, in chi presenta il disturbo vi sarebbe un punto della retina in cui la distribuzione di alcuni fotorecettori è anomala rispetto ai soggetti che non ne sono affetti

L’indagine è stata realizzata sottoponendo a una serie di test due gruppi di 30 studenti dell’ateneo francese, il primo composto da 19 maschi e 11 femmine con una normale visione binoculare e senza alcun disturbo neurologico, il secondo formato da 12 maschi e 18 femmine con stato visivo e capacità ottiche simili al primo gruppo ma affetti da dislessia. In particolare, stando a quanto pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, dallo studio è emerso che la piccolissima zona della retina in cui i coni sensibili al blu sono del tutto assenti sarebbe nel gruppo dei soggetti dislessici di forma circolare in entrambi gli occhi, mentre nell’altro gruppo risulterebbe circolare in un occhio e dal contorno irregolare nell’altro. Proprio questa asimmetria nei soggetti non dislessici comporterebbe la dominanza di un occhio rispetto all’altro, in grado perciò di inviare al cervello un segnale tale da permettergli di non “andare in confusione” nella gestione di immagini speculari: ciò non accade nei soggetti dislessici, che invece hanno, tra l’altro, difficoltà a distinguere alcuni grafemi diversamente orientati nello spazio, come ad esempio la “d” e la “b”. 
Per trattare il problema, gli scienziati hanno utilizzato una lampada a Led, che emetteva flash rapidissimi non percepibili dall’occhio umano mentre i soggetti erano impegnati in esercizi di lettura, per riuscire ad annullare una delle due immagini simili inviate al cervello e ridurre il conflitto. Per verificare l’efficacia di questo metodo saranno comunque necessari ulteriori esperimenti e approfondimenti.
(red.)

 

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