Certottica: uno studio per uniformare il test del nichel

Grazie a un progetto dedicato, l’Istituto di Longarone (nella foto), avvalendosi di un nuovo ricercatore, porterà avanti l’indagine finalizzata a individuare parametri conformi per quella che è una delle valutazioni più importanti per l’occhialeria

«La misurazione del rilascio di nichel risulta molto complessa e il primo problema da risolvere è quello delle difformità dei risultati ottenuti dai diversi laboratori: un articolo idoneo potrebbe non risultare tale e quindi non essere immesso sul mercato oppure, viceversa, essere diffuso anche se non conforme»: sono le motivazioni che hanno spinto Certottica a realizzare lo stud “Coating test del nichel: un nuovo approccio ai metodi di prova”, come viene spiegato una nota dell’Istituto bellunese.
La ricerca ha lo scopo di individuare un Quality Control Material, cioè un sistema per allineare le misurazioni di tutti i laboratori che vorranno effettuare il Coating Test, volto a validare la bontà del rivestimento per il nichel e i prodotti ottici, misurando la resistenza posta dal rivestimento al passaggio di corrente alternata. «Qualsiasi test che non disponga di un sistema di riferimento può dare risultati difformi in un laboratorio piuttosto che in un altro», precisa il comunicato.
L’obiettivo è, perciò, «ottenere e validare un sistema di riferimento per accertarsi che le misure di resistenza siano allineate fra tutti i laboratori che devono certificare la conformità di un articolo – sottolinea la nota - Certottica conferma così la vocazione a sostegno del settore, puntando al miglioramento nei processi di misura e normazione del rilascio del nichel, per l’intero mondo creativo dell’occhialeria».
(red.)

 

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