Bari, il convegno del “dialogo”

È quanto auspicano per le categorie professionali della vista e della visione e cercano di rendere concreto gli organizzatori dell’evento multidisciplinare, in programma l’11 febbraio all’Hotel Parco dei Principi di Bari

«Noi andiamo avanti sulla strada del dialogo, la strada che Giovanni Alessio, attuale direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Bari, ha dichiarato essere quella segnata. Tanto è vero che quest’anno alle relazioni di oftalmologi, ottici e optometristi abbiamo aggiunto anche interventi in ambito ortottico, così da mettere davvero tutti i professionisti della vista e della visione seduti intorno a un tavolo». Michele Schirone (nella foto), presidente di Federottica Bari Bat e promotore dell’iniziativa, che ormai è diventata un punto fisso nel panorama congressuale nazionale per il settore, ne anticipa così a b2eyes TODAY gli obiettivi. «Siamo giunti alla settima edizione, nel solco della continuità – ribadisce Schirone – A oggi sono quasi duecento gli iscritti: puntiamo ad arrivare a trecento, quota oltre la quale intendiamo fermarci, per rendere l’evento fruibile nel migliore dei modi. Quest’anno pare esserci un’attenzione ancora maggiore, forse perché l’argomento è la refrazione, che rappresenta il reale confine tra le rispettive professioni».
“Strategie di trattamento dei difetti di refrazione” è, appunto il tema del simposio. «I punti salienti, su cui si sviluppa il programma del convegno, partono dal concetto di visione, una funzione complessa che può essere compromessa da vizi di rifrazione, la cui individuazione e correzione è fondamentale per ottimizzarne l’efficienza – si legge su federottica.org - Per raggiungere questo risultato è necessario considerare i due occhi singolarmente e nel loro insieme. Questo è uno studio che si sviluppa in diverse tappe, tra le quali la misurazione della capacità visiva e degli eventuali vizi di refrazione, e che si conclude con l’individuazione del migliore presidio per la loro correzione. Scopo del congresso è migliorare la sinergia operativa delle diverse figure professionali che hanno il compito di raggiungere questo risultato».
A.M.

 

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