Vendite on line, intervengono i Nas

Il 7 ottobre lo studio Stefanelli di Bologna, legale di Assogruppi Ottica, ha inviato ai Nas un’ulteriore richiesta di accesso agli atti per seguire da vicino e, quindi, monitorare l’iter della vicenda. E il 14 ottobre ha avuto conferma dal Nucleo antisofisticazioni che le indagini richieste sono in corso. «L’ultimo capitolo di questa battaglia che coinvolge tutto il settore dell’ottica e riguarda da vicino anche il consumatore perché mira, tra l’altro, a tutelarne il benessere visivo, non è ancora stato scritto – recita un comunicato dell’organismo che rappresenta i maggiori gruppi d’acquisto del comparto, per un totale di circa 2.400 centri ottici sull’intero territorio nazionale - Assogruppi Ottica, però, è fiduciosa che le azioni quotidiane che intraprende siano adeguate a proteggere il mercato, la professionalità dell’ottico optometrista e la salute visiva del consumatore».
Ecco, in sintesi, la storia della querelle. Il ministero della Salute, già pronunciatosi con una nota il 27 novembre 2008, aveva ribadito con una comunicazione inviata ad Assogruppi il 25 giugno 2009 che la commercializzazione su internet degli occhiali da vista e delle lenti a contatto è del tutto contrastante con la normativa vigente in materia, la quale, infatti, prescrive che questi prodotti debbano essere venduti direttamente dall'ottico in negozio per la tutela della salute dei clienti. Facendo seguito al parere ricevuto, Assogruppi aveva inviato diffida ufficiale ai siti che praticavano questo commercio online. «Oggi non tutte le realtà online si sono comportate diligentemente e solo alcune hanno cessato la vendita – si legge nello stesso comunicato - Altre, dopo un primo momento, hanno, infatti, ripreso il loro commercio. Di conseguenza Assogruppi Ottica ha inviato diversi esposti ai Nas chiedendo l'adozione di ogni iniziativa utile a bloccare o sanzionare il commercio illecito».
(red.)

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