Padova-Buenos Aires, passando per l’ottica

Aldo e Dario De Lorenzo sono due ottici conosciuti eaffermati di Padova con una passione non solo per la vista ma anche per imotori. I nostri due sono in procinto di partire dalla città del Santo perarrivare in America Latina e partecipare alla Dakar sudamericana. Un percorsodi 9.000 chilometri, che li porterà dal Paraguay fino alla capitaledell’Argentina impegnandoli per circa 700 chilometri al giorno, che è comeandare tutti i giorni da Venezia a Napoli per due settimane, in gran parte inprova speciale, non come sull’autostrada del Sole, quindi. La passione per irally che i due padovani, nati in Cadore, possono vantare li ha condotti inpassato al loro miglior piazzamento alla Dakar, quella vera, del 2006 con un35° posto assoluto. «Siamo in età della pensione - dicono scherzosamente ab2eyes.com - ma proprio per questo abbiamo la testa sul collo». Non come nel1977, durante il loro primo rally, quando la loro 112 Abarth si rovesciò e lamamma li obbligò a lunghi anni di “digiuno”. Cosa troverete in Sudamericameglio che in Africa? «Certamente la luce, dato che l’avremo quasi fino alle 21– rispondono i gemelli De Lorenzo - E poi, grazie anche ai sostenitoridell’iniziativa, questa volta faremo solo i piloti, avendo a disposizione unteam tecnico di assistenza». 
Nessuna paura quindi per una gomma forata o unguasto improvviso. Ci sarà subito chi interviene a supporto dei due ottici.Gemelli, li si riconosce in auto perché Dario è il pilota mentre Aldo è ilnavigatore, con un orologio al polso per distinguersi dal fratello. Su questainiziativa, che li vedrà in corsa dal primo gennaio fino al quattordici, i DeLorenzo avranno a sostegno anche Oftalmica Galileo: partner negli affari eanche nelle passioni, quindi. Ierisera a Padova, durante la conferenza stampa dedicata all’iniziativa e allapresenza di autorità pubbliche e di personaggi noti del mondo dei motori, tra cuiAlex Zanardi, i De Lorenzo hanno salutato tutti, dismesso il camice e indossatoil casco da corsa. Avranno bisogno della migliore visione possibile dato chequesta corsa è al 50% di orientamento. «Noi sappiamo solo da dove partiamo edove dobbiamo arrivare, ma il percorso ideale lo dobbiamo distinguere senzaesitazioni», sottolineano. Un bell’esercizio di stile per due ottici. In boccaal lupo quindi e arrivederci in gennaio di nuovo a Padova (nella foto, da sinistra, Andrea Banfi, agente Galileo, Aldo De Lorenzo, Davide Franzetti, marketing manager Galileo, e Dario De Lorenzo).
N.D.L.

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