La GrandVision che chiude: addio al Centro San Ruffillo di Bologna

Quelche è certo è che oggi ci sono tre lettere di licenziamento, anticipate,secondo quanto riportato nei giorni scorsi dai giornali bolognesi, da un’insolitarichiesta degli scatoloni che sarebbero dovuti servire alle tre dipendentiGrandVision, ancora ignare della decisionedell’azienda, per sgomberare. Tant’èche il 10 marzo è scattato lo sciopero di buona parte degli addetti dei 13negozi della catena sul territorio felsineo. «Abbiamo saputo più di un mese fadelle intenzioni della società nei confronti di questo punto vendita e dellesue tre lavoratrici, ma dopo due tentativi per essere convocati dalla direzioneche non hanno avuto risposta, l’assemblea dei dipendenti ha dato il via liberaa uno sciopero che secondo il nostro punto di vista è ben riuscito, dal momentoche la proprietà ha dovuto chiamare personale da fuori provincia per mantenereaperti venerdì scorso i negozi di Bologna e provincia – spiega a b2eyes.com Aldo Giammella, segretario generale di Uiltucs Bologna ed Emilia Romagna –Secondo noi GrandVision Italy avrebbe potuto mettere in atto ammortizzatorisociali adatti o proporre un ricollocamento sul territorio, anziché a Verona oa Massa Carrara come hanno prospettato i vertici di GrandVision Italy alle treaddette». Nelle motivazioni del licenziamento delle quali ci sarebbe il cattivoandamento dello store in questione, ma nel mondo dell’ottica bolognese ormaitutti sanno o hanno sentito parlare della volontà di Coop Alleanza 3.0, checontrolla il Centro Commerciale San Ruffillo (nella foto, tratta da GoogleMaps), di entrare direttamente e non solo lì nel business ottico.
«Ilprossimo appuntamento è fissato per il 31 marzo presso la Direzioneterritoriale del lavoro: si tratta di un passaggio obbligatorio previsto dallalegge per le aziende sopra i 15 dipendenti che vogliano licenziare da 1 a 4dipendenti – dice Giammella – Vedremo se in quell’occasione le parti troverannoun accordo soddisfacente per tutti. Comunque la vicenda è stata segnalata allesegreterie nazionali dei sindacati confederali di competenza, perché c’è il rischioche possa rivelarsi un fatto non isolato, così che prendano posizione alriguardo».  
Abbiamo chiesto a GrandVision Italy un pareresulla questione, ma l’unica posizione ufficiale della catena è quellasintetizzata in una nota, secondo la quale «in merito alla chiusura del negozioa insegna Avanzi del Centro di San Ruffillo a Bologna, GrandVision Italyintende precisare quanto segue: nel rispetto delle persone coinvolte e in lineacon le politiche di welfare, l’azienda si è impegnata nel proporre dellepossibilità di ricollocamento interno. L’incontro con i dipendenti è previstoper il 31 marzo in occasione del collegio di conciliazione».
A.M.

Punto vendita