Congresso Aloeo: per l’optometrista solo formazione universitaria

L’optometrista deve uscire solo dall’università: è uno degli aspettievidenziati dalla tavola rotonda di Aloeo. A metterlo in evidenza è statosubito il coordinatore Antonio Papagni che, nel fare un bilancio sul corso dilaurea in Ottica e Optometria dell’Università Milano-Bicocca, avviato nel 2001,ha affermato che «il percorso deve essere univoco» e che, per dare un’immaginedi omogeneità nei confronti del pubblico, «non ci possono essere ancora oggialtri tipi di formazione di livelli diversi, con tutta la dignità che possonoavere dal punto di vista professionale», ha affermato. Anche l’Accademiaeuropea di ortocheratologia si è espressa a favore di una formazioneuniversitaria, così come i vertici di Ailac, Foop, Sopti e Vtc.
La nota dolente, che ha ribadito le divisioni interne alla categoria, hariguardato il confronto sulla tipologia di figura professionale. Otticooptometrista oppure ottico e optometrista? Mentre in generale la maggior partedelle associazioni di settore si sono espresse a favore dell’optometristaseparato dall’ottico, dello stesso avviso non sono state, però, Federottica eAdoo. «Federottica ha contribuito in maniera importante alla nascita dei corsidi laurea, quindi abbiamo una visione di competenza e formazione ai massimi livellie non è obbligatorio dividere le due figure per fare un ragionamento di qualità– ha detto Andrea Afragoli (nella foto, durante il suo intervento al congressoAloeo), presidente di Federottica – Molti di noi si definiscono solooptometristi. Ricordiamoci, però, che l’unica figura che viene oggiriconosciuta è l’ottico, che ha delle competenze e caratteristiche specifiche einequivocabili: è necessario perciò fare un passo indietro per andare tuttinella stessa direzione e portare avanti univocamente la stessa idea, perchéquello che ci ha fatto male in tutti questi anni sono state le divisioniinterne». Nel riportare l’effettiva realtà italiana Afragoli ha dato pocospazio ai desideri e agli obiettivi degli studenti presenti in aula magna: cisi scordi in Italia «dell’optometria all’americana per i prossimi cinquant’anni– ha sottolineato il numero uno di Federottica, che si è comunque detto apertoa un confronto con Simone Santacatterina, presidente di Aloeo, in separata sede- Non facciamo sogni impossibili, ma sicuramente possiamo pensare aun’optometria di un buon livello europeo, con la migliore formazionepossibile». 

Erano presenti in Aula Magna anche due senatori, Andrea Mandelli di Forza Italia e Luigi Gaetti del Movimento 5Stelle. In particolare Mandelli ha dato la propria disponibilità per lapresentazione di un disegno di legge, previo superamento delle barriereinterne. «L’obiettivo è aprire un tavolo di confronto – ha commentato - Lapreparazione universitaria è la condicio sine qua non, senza dimenticare chiopera già. Sto dialogando con Aloeo per mettere a punto un disegno di legge,che deve rappresentare soprattutto i giovani. Sono pronto e voi siete pronti:sarò custode del vostro progetto sino a quando non mi consegnerete qualcosa».
F.T.

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